Termoventilatori ceramici o elettrici? Simili, ma diversi: le differenze

11 Ottobre 2020 By admin

Sul mercato abbondano i prodotti per il riscaldamento della casa e dei luoghi di lavoro. Fra questi si sta ritagliando un posto al sole il mercato dei termoventilatori, una delle soluzioni più consigliabili per facilità d’uso, efficacia e convenienza. Questi sistemi di climatizzazione (alcuni rinfrescano, oltre a riscaldare) sono preferiti per la qualità, il design e le prestazioni sul campo. Costano poco, ma riscaldano presto e bene qualsiasi tipo di ambiente, ovviamente stanze di piccola e media metratura, non open space e capannoni. Oggi vengono usati anche come apparecchi integratori dell’impianto di riscaldamento tradizionale, ove di portata insufficiente a riscaldare ogni angolo o piano dell’abitazione o dell’ufficio. Sia come sistemi integratori che apparecchi autonomi i nuovi termoventilatori sono gioiellini di tecnologia e design, in commercio a prezzi calmierati soprattutto sul web dove sono disponibili molte offerte di qualità.

Di dimensioni sempre più ridotte e compatte, questi apparecchi per nulla ingombranti sono la risposta ideale per chi vive in piccoli appartamenti o ha bisogno di climatizzare la casa vacanze. Pesano poco e quindi sono anche portatili ovunque, senza affaticare, per questo si prestano ad essere il miglior sistema di riscaldamento quando si è in viaggio e si deve soggiornare in abitazioni o altre location sprovviste di altre fonti di calore. Vediamo ora di conoscerli meglio partendo dalla loro suddivisione in due macro-classi che vedono da una parte i tradizionali termoventilatori elettrici e dall’altra gli innovativi termoventilatori ceramici. Le differenze sono marginali, basandosi entrambi sullo stesso funzionamento, ma il vantaggio dei secondi è che consumano di meno e riscaldano di più, lo svantaggio è che sono più costosi degli omologhi elettrici.

Entrambe le tipologie si attengono ai dettami delle normative nel campo della sicurezza, in piena conformità alle direttive europee, ma vediamo in sintesi le differenze. I termoventilatori elettrici sono generatori di calore, con l’ausilio di una ventola incorporata che una volta in azione propaga aria calda in modo uniforme riscaldando l’ambiente in tempi rapidi. Il calore è prodotto per azione di una resistenza elettrica, di qui i consumi energetici maggiori rispetto ai termoventilatori ceramici, che pur presentando caratteristiche analoghe ai primi si avvalgono di una resistenza in ceramica, anziché elettrica.